Scienza e magia: la “Non-fisica Newtoniana”

Parte 2 di 2
PNL Esoterica - Scienza e Magia 2 di 2

"Il giorno in cui la scienza inizierà a studiare i fenomeni non fisici, farà più progressi in un decennio che in tutti i secoli precedenti della sua esistenza."
Nikola Tesla

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Scienza e magia: la “Non-fisica Newtoniana” 1-2

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PNL Esoterica - Scienza e Magia - E Isacco? L’ha salvato Dio
E Isacco? L’ha salvato Dio

Ora andiamo al titolo del post – finalmente diranno alcuni – Sir Isaac Newton. Un ricercatore di cui non si può parlare con leggerezza e di cui accennerò giusto alcuni famosi risultati: oltre alla famosa formulazione della legge della gravità classica (quella della mela), ha definito le regole fondamentali della meccanica classica e le leggi del moto, ha inventato il calcolo infinitesimale, e probabilmente molte altre cose di cui non sono a conoscenza. È universalmente considerato come uno dei fondatori della scienza moderna.

Intermezzo di storia del pensiero: quando parliamo di fisica, parliamo di scienza. Questo perché il paradigma di cosa è scientifico per il mainstream di filosofia della scienza è stato costruito proprio sul modello della fisica classica, una fisica che vede la materia (obiettivismo), la misura e la comprende e la legge alla lente della matematica. Non si tratta di un dettaglio da poco: anche se oggi la psicologia o la sociologia sono viste sempre da quel famoso mainstream come scientifiche grazie all’utilizzo massivo dei protocolli statistici, ancora 20 anni fa erano considerati rozzi tentativi di misurare il non misurabile e di giustificare le fantasie. In realtà mi pare sia tutt’ora così se parliamo con taluni chimi, fisici o neuro scienziati.

Il punto è che in realtà la dimensione umana è fatta fondamentalmente di esperienza, non si esce in discoteca con il numero di Avogadro, non sposa una formula matematica e non fa l’amore con una misurazione e certamente non ci si genera prole. E, come tutte le cose del mondo, appena oltre la pura sopravvivenza, la vita umana è fatta di esperienza, incontri, odi e amori, passioni e significato. Il significato non è misurato oggettivamente da strumenti fisici, ma ha un impatto tremendo sulla vita delle persone, come nella storia della cultura e nel direzionare il corso degli eventi.

Quindi il problema, quando ampliamo lo sguardo in modo appena più saggio, non diventa se sia meglio la scienza obiettiva o l’intuizione creativa, il pensiero analogico o digitale, la scienza o l’arte. Il punto è che ogni elemento nella storia dell’uomo ed ogni capacità, ogni strumento e modalità di pensiero, ogni misurazione e non misurabilità hanno una propria specifica funzione. Che alla fine confluisce nell’esperienza umana individuale e collettiva.

Infatti, tornando al nostro buon Isacco Newton, ormai non è più segreto per molti che questi indagò e sviluppò le proprie ricerche fino a giungere alla teoria della gravitazione universale mosso dal desiderio di comprendere la forza divina che, invisibile, coordina il movimento delle sfere celesti e regge l’universo. Qui divina non è un dettaglio lirico, si intende davvero divina, Newton cercava Dio e non in modo casuale, in modo sistematico, misurando, con un metodo di fatto a cavallo tra due mondi.

PNL Esoterica - Scienza e Magia - La mano invisibile dell'alchimia
La mano invisibile dell’alchimia

Questo aspetto già un centinaio di anni fa non era proprio di pubblico dominio. Dopo la morte di Newton, solo nel 1936 l’economista John Maynard Keynes – quello della “mano invisibile del mercato”, quindi un soggetto anch’egli di una certa rilevanza culturale – partecipò ad un’asta per acquisire gli scritti personali e mai pubblicati di Newton. La scoperta dei contenuti e dei temi trattati porto lo stesso Keynes a definire Newton non tanto “il primo degli scienziati”, quanto “l’ultimo dei maghi”. Al di là dell’indubbia efficacia di questa formula, la cosa divertente è il ribaltamento del punto di vista e l’uscita dalle scatole preconfezionate di ciò che è detto e ciò che è taciuto (o ignorato). Pare che subito dopo la morte dello scienziato i diari e gli appunti di Sir Newton non vennero pubblicati dagli eredi per evitare scandali e che lo stesso Newton nascondesse la natura delle sue ricerche, in parte per questioni di reputazione e legali – parliamo di discipline da sempre guardate di sbieco dal popolino e dai non conoscitori – in parte forse per il principio ermetico del silenzio che, come alcuni sanno, è una preziosa disciplina per il ricercatore.

Le ricostruzioni ci dicono che Newton avesse una biblioteca alchemica e teologica piuttosto fornita (tra cui trenta copie della bibbia) e che avesse per anni fatto esperimenti di tipo alchemico, tanto da avere ritrovato nei suoi capelli una dose ben superiore allo standard di mercurio, uno degli elementi da lui più usati durante le sperimentazioni e che secondo alcuni potrebbero averlo portato ad atteggiamenti un po’ antisociali in tarda età, ma questa è un’altra storia.

È divertente citare alcuni dei campi ricerca di Newton, che appuntava i risultati dei suoi esperimenti utilizzando simboli alchemici e mischiando i saperi senza la netta distinzione che abbiamo oggi. Newton sviluppo visioni eretiche, mise in dubbio il dogma della trinità, ricercò la pietra filosofale, in “The chronology of ancient kingdoms emended” dove corregge a visione della storia ufficialmente riconosciuta secondo la propria visione sviluppata ricalcolando la durata degli anni in base a calcoli matematici sulla precessione degli equinozi. Insomma, un vero pseudoscienziato. Se poi consideriamo anche il calcolo della fine del mondo per l’anno 2060, manca solo il cappello di carta stagnola. Oppure no?

Il grande valore del lavoro “quantitativo” e scientifico nei parametri delle “scienze dure” fatto da Sir Newton, gli fanno sicuramente meritare l’appellativo di “primo scienziato”, nessuno osi metterlo in dubbio. Lo dico in particolare a quelli che il 25 dicembre celebrano il suo compleanno (come non citarli!) al posto di quello di Gesù, di Mitra e del Sol Invictus, e che ringrazio perché mi hanno spinto a fare le ricerche che hanno portato a questa raccolta di pensieri. Isaac Newton non era solo uno scienziato, era prima di tutto un essere umano e un particolare tipo di essere umano: un ricercatore, nel valore più alto del termine. Queste sue indagini, la sensibilità a certe visioni, le ricerche in campo alchemico e la sua motivazione profonda, non possono che essere confluite nel permettere a quest’uomo di superare i limiti di un pensiero che ancora non era ben definito e che aveva bisogno di aprire nuove strade.

PNL Esoterica - Scienza e Magia - Solve et coagula
Solve et coagula

La vita umana non è solo materia, non è solo raziocinio. Aprirsi anche all’apparentemente inspiegabile, pur con i piedi ben saldi a terra – quindi anche radicati in una metodologia – è una delle vie per esprimere la grandezza e le possibilità dell’essere umano. Possibilità che potranno esprimersi in filosofia, in nuove esperienze, e talvolta a volte, anche in teorie e modelli sulla natura delle cose (fisica). Oppure, perché no, in monumenti di dura pietra (come nel caso dei costruttori di cattedrali) o in affari e moneta sonante (come più persone di quanto immaginiate😉).

Il punto qui e oggi non è separare (solve). Il punto ora è integrare (coagula).

Matias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Gand (Gent) in Belgio si chiede:

Perché ci aggrappiamo a questa visione materialista-razionalista dell’uomo e del mondo? Ama presentarsi come la visione scientifica sull’uomo e sul mondo. Lascia che ti dica che questa è una sciocchezza. Tutti gli scienziati seminali hanno concluso esattamente il contrario: alla fine, l’essenza della vita sfugge sempre alla razionalità, trascende le categorie del pensiero razionale.

Ciò non significa, ovviamente, che la razionalità non sia importante: è estremamente importante. Ma se crediamo che la razionalità debba essere il principio guida della vita, cadiamo, stranamente, in un’irrazionalità radicale.

Quindi la stessa razionalità viene esaltata e potenziata dalla comprensione delle sue forze e dei suoi limiti e del suo essere parte di un complesso di funzioni più ampie… e più soddisfacenti. La ragione è uno splendido supporto, non è il fine.

Tornando alla scienza, come farci mancare il boss? È un po’ che non incrocio citazioni attribuite a lui (anche con Osho siamo un po’ in calo in effetti, sarà una questione di cicli) quindi occorre evocarlo:
Albert Einstein, infatti, sosteneva che è un errore credere che la scienza abbia origine dal pensiero logico-razionale supremo; ha origine da quella che egli chiamava una capacità di ‘einfühlung‘ (una sorta di empatia) per l’oggetto che si sta indagando. Di fatto ‘una capacità di entrare in risonanza empatica con l’oggetto che si sta indagando’. Dura fisica, vero?

PNL Esoterica - Scienza e Magia - L’albero dimentico delle proprie radici non fa frutto
L’albero dimentico delle proprie radici non fa frutto

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Ancora una volta, la prospettiva di una parte non è la prospettiva del tutto. Più fai esperienza, più il tuo sguardo è ampio più sai di cosa stai parlando e capisci che prima non parlavi di niente e che molte persone spesso parlano di niente, di immaginazione. È una consapevolezza che emerge da tutto ciò che è esoterico in quanto per definizione e richiede un’applicazione e una ricerca per poter essere compreso, dalle arti marziali, alla musica, alla costruzione di cattedrali, ai diversi sentieri della tradizione magico-esoterica.

Facciamo un salto indietro nel tempo, perché qualcuno lo ha già pensato e scritto in modi molto migliori. In realtà riportandolo ora mi accorgo che forse bastava questa citazione, invece che tutte le parole di questo articolo:

«Dio dunque distribuì la ragione, o Tat, a tutti gli uomini, ma non l’intelletto. E non perché fosse invidioso di qualcuno: l’invidia infatti non viene dall’alto, ma si forma quaggiù, nelle anime che non possiedono l’intelletto.» «Perché dunque, o padre, Dio non distribuì a tutti l’intelletto?» «Poiché egli volle, o figlio, che questo prendesse dimora nelle anime come premio da conquistare.»

L’estratto viene dal Poimandres (Il Pimandro), un’opera del II-III secolo d.c., uno dei testi del Corpus Hermeticum, uno dei fondamenti della cultura magica occidentale.

Nel Pimandro si distingue infatti tra raziocinio (λόϒος, logos), la dimensione meramente logico-razionale dell’essere umano, che tutti hanno in dote e che è uno strumento, e intelletto (νοῦς, nous), l’intelletto divino, una facoltà spirituale che l’essere umano può ricevere come ricompensa e che permette di avere accesso alla contemplazione divina. Insomma, come siamo messi a nous?

Concludo con un consiglio: non dolerti nella triste la vita di chi si ferma a fissare il fondo di una scatola, prosegui il viaggio e l’universo (o forse Dio?) ti riempirà di doni.

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Autore

  • Tommaso Terenziani

    è un Trainer di PNL, un Ipnotista e un Mago Cerimoniale. Ha dedicato la propria vita ricca di sfide, esperienza e ricerca allo sviluppo dell’essere umano spaziando dallo studio accademico, alle discipline marziali, allo sciamanesimo, alla programmazione neurolinguistica e all’esoterismo occidentale. Ora il suo impegno è rivolto a supportare chi desidera trovare la propria connessione privilegiata con la dimensione spirituale per vivere una vita piena.

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